sondino

k

Alimentazione nei bambini dai 2 ai 3 anni

alimentazionebambiniDopo il compimento del primo anno, il bambino, ormai in grado di masticare, può affrontare un tipo di alimentazione qualitativamente simile a quella dell’adulto. All’alimentazione definitiva si arriva per gradi inserendo nella dieta sempre nuovi alimenti.
La quota calorica raccomandata a questa età è di circa 100 calorie al giorno per ogni chilogrammo di peso da suddividersi nei quattro-cinque pasti giornalieri di cui il pranzo e la cena rappresentano i principali.

L’assunzione di proteine deve diminuire leggermente, inserendo quelle di origine vegetale, incrementando la presenza di legumi a scapito della quantità di carne e formaggi.

È opportuno alternare la carne con il pesce almeno 3-4 volte a settimana. La quantità di grassi dovrà anch’essa diminuire dal 40%circa (rispetto alle calorie totali) a quel 30% che è indicato come soglia da non superare anche nell’adulto.
Per le fonti di carboidrati valgono le indicazioni generali che consistono nel preferire nel primo periodo semolini, riso e pastine e, successivamente, la pasta. Gli zuccheri semplici devono essere consumati in dosi ridotte ed in gran parte saranno rappresentati da quelli contenuti nella frutta.
Questo tipo di alimentazione con una adeguata assunzione di verdure garantisce un sufficiente apporto di fibra e il soddisfacimento del fabbisogno giornaliero in sali minerali e in vitamine.

 

 

Consumo indicativo di alimenti a 2 anni di età *

Alimenti quantità per giorno

  • Latte e yogurt o altri latti fermentati: 300 - 400 ml
  • Cereali pronti: 15 g
  • Riso e/o pasta: 150 g
  • Parmigiano grattugiato: 15 g
  • Carne: 40 g

oppure

  • Pesce: 60 g
  • Pane integrale 30 g
  • Verdure: 150 - 200 g
  • Groviera o affini: 25 g
  • Un tuorlo d’uovo: 1 - 2**
  • Frutta: 200 g
  • Succo o spremute: 50 - 100 ml
  • Olio extravergine di oliva: 15 ml***
  • Zucchero: 20 g

 

 

Nota bene:

* per un bambino del peso medio pari a 13 - 14 Kg.

** uova alla settimana

*** circa due cucchiai da tavola

Lo svezzamento: alcune utili informazioni.

svezzamentoDivezzamento (o svezzamento) non significa allontanamento dal seno, ma il passaggio graduale verso una alimentazione più varia sia nella consistenza che nel sapore (questo causa a volte un rifiuto iniziale da parte del bambino) che nelle modalità di somministrazione. Il divezzamento inizia, di norma, a partire dal sesto mese e comunque sentendo il parere del pediatra.

La carne è essenziale per l’apporto di proteine ad alto valore biologico, di ferro e di altri sali minerali nonché di alcune vitamine del gruppo B. I cereali sono una buona fonte energetica. L’olio di oliva fornisce gli indispensabili acidi grassi. La frutta e la verdura contengono vitamine, sali minerali, ferro e fibre. Il latte e derivati assicurano il calcio e le proteine di qualità.

Quindi, in sintesi, le principali raccomandazioni per il corretto divezzamento:

  • il divezzamento dovrebbe iniziare a partire dal sesto mese e comunque su indicazione del pediatra
  • sappi che a sei mesi di età il fabbisogno calorico del bambino deve essere soddisfatto solo per il 50% da alimenti diversi dal latte
  • evita nel primo anno di vita del bambino l’introduzione di alimenti noti per la loro attività istamino-liberatrice (pomodoro, fragole, legumi, cacao ecc.)
  • non aggiungere sale alle pappe per non abituare il bambino ad un gusto troppo salato
  • scegli olio extravergine di oliva per la sua equilibrata composizione in acidi grassi e la facile digeribilità
  • non aggiungere zucchero, evitando anche di utilizzare miele nel primo anno di vita

Gli alimenti vanno inseriti con il seguente ordine:

  • verdure e frutta
  • cereali senza glutine e i derivati
  • formaggio grattugiato
  • olio extravergine di oliva
  • carne
  • cereali con glutine.

 Quali sono gli alimenti per la prima infanzia?

  • Alimenti a base di cereali: farine semplici, composte lattee, semolini, fiocchi, crema o semolino di riso, biscotti
  • Alimenti a base di carne: omogeneizzati, liofilizzati
  • Alimenti a base di frutta: omogeneizzati semplici o composti
  • Bevande (succhi di frutta)
  • Mela o pera grattugiate
  • Ortaggi e verdura: passati di carota, patate…

Nel secondo semestre di vita il bambino può cominciare a mangiare progressivamente numerosi alimenti di diversa composizione e digeribilità.
Si comincia con i cereali contenenti glutine (frumento, orzo, avena) sotto forma di pastina o semolino.
In seguito si possono aggiungere, a distanza di almeno 10-15 giorni uno dall’altro, carne finemente tritata o frullata e pesce povero di grassi saturi quale sogliola o merluzzo (lessato e tritato o frullato).
Il pesce è un alimento digeribile, ricco di proteine e povero di grassi, ma dovrebbe essere introdotto nella dieta gradualmente.

In questa fascia di età non va somministrato latte vaccino.

 

 

Consumo indicativo di alimenti a 1 anno di età*

 

Alimenti quantità per giorno

  • Latte e yogurt o altri latti fermentati: 400 - 500 ml
  • Biscotti: 15 g
  • Semolino: 40 g
  • Pastina: 40 g
  • Parmigiano grattugiato: 10 g
  • Carne: 30 - 40 g

oppure

  • Pesce: 50 - 60 g
  • Olio extravergine di oliva: 10 ml**
  • Verdure: 100 g
  • Formaggio: 20 g
  • Tuorlo di uovo: 1 - 2***
  • Frutta: 150 - 200 g

 

 

Nota bene:

* per un bambino del peso pari a 9 - 10 kg.

** circa un cucchiaino da tavola

*** tuorli alla settimana

 

Le corrette abitudini alimentari si imparano fin dall’infanzia

notizieinsaluteketobiomedbambinoTutta la comunità scientifica è d’accordo sul fatto che esiste uno stretto legame tra una corretta alimentazione e una vita in buona salute. Per mantenersi in salute e in forma bisogna essere attivi tutti i giorni e alimentarsi in modo adeguato sia sul piano qualitativo che quantitativo.

È importante seguire una dieta variata e bilanciata nella quale ciascun alimento contribuisca con le proprie specificità a garantire un apporto completo di nutrienti. Al contrario un’alimentazione monotona e basata sempre e solo sugli stessi, pochi, alimenti può portare disturbi e malattie da carenze e/o squilibri.
Infatti, escluso il latte materno nei primi sei mesi di vita, non esiste l’alimento ideale e completo!
Ogni alimento ha caratteristiche nutrizionali proprie e può essere sostituito solo da altri con proprietà analoghe.

Il crescente aumento dell’obesità, specie infantile, nei Paesi industrializzati sta provocando un vero e proprio allarme sanitario e sociale.
Ancora troppi genitori sono convinti che lo stato di salute e la crescita dei loro figli sia in relazione alla quantità di cibo che mangiano!
Invece, dato che il comportamento alimentare si delinea già nell’infanzia, è necessario agire ed educare, sin dai primi anni di vita, i bambini ad una corretta alimentazione. Infatti, le abitudini alimentari dell’infanzia sembra siano in grado di influenzare le abitudini alimentari e lo stato di salute e a lungo termine. In questo, un ruolo strategico è quello della famiglia e delle strutture (asili nido e scuole) dove il bambino trascorre gran parte della giornata.

Il periodo di crescita, per le peculiari esigenze nutrizionali, rappresenta un ciclo particolare, con caratteristiche diverse dall’età adulta. In questo periodo, infatti, l’alimentazione deve apportare il materiale energetico e costruttivo necessario per il sostegno dell’organismo e il suo accrescimento. Il bambino educato ad alimentarsi in modo variato ed equilibrato potrà mantenere da adulto questa buona abitudine, a tutto vantaggio del suo stato di salute.

 

 

Allattare al seno il proprio bambino è la scelta migliore che la mamma possa fare.

allattamentoL’allattamento al seno rinforza psicologicamente il rapporto madre-figlio.

Il latte materno nei primi mesi di vita è senza dubbio l’alimento ottimale che assicura al lattante la migliore protezione possibile:

  • la sua composizione è equilibrata in tutti i componenti
  • risponde alle esigenze nutrizionali, alle limitate capacità digestive e metaboliche e alla rapidità di crescita del lattante
  • contiene fattori biologicamente attivi che svolgono importanti ruoli funzionali ed integrano l’immaturità relativa del neonato (ad esempio la difesa contro le infezioni o il ritardo della comparsa di eventuali manifestazioni allergiche).

Questi fattori sono rappresentati da componenti organici semplici o complessi che possono agire da soli o in combinazione con altri costituenti del latte materno (ad esempio lattoferrina, lisozima, anticorpi, oligosaccaridi, fattori di crescita). Tutto questo rende inimitabile la composizione del latte materno per qualsiasi formula industriale.

La composizione del latte della mamma varia nel tempo e si adatta alle esigenze nutrizionali del proprio bambino.

Nei primi quattro-cinque giorni dopo il parto si ha la produzione di colostro (di colore giallognolo e di aspetto sciropposo), che è ricco in proteine, in minerali e in componenti ad azione antimicrobica, relativamente povero in grassi, carboidrati, vitamine (specie del complesso B).

Dopo i primi giorni di allattamento, il colostro si trasforma in latte di transizione, di aspetto grasso e cremoso. Intorno al decimo giorno comincia la produzione del latte materno vero e proprio cioè del “latte maturo” che è meno ricco in proteine, in minerali e in vitamine A ed E, ma più ricco in grassi, carboidrati e vitamine del complesso B.

La composizione del latte materno cambia con il passare dei mesi soprattutto per la progressiva diminuzione delle proteine. Variazioni si osservano anche nell’arco della giornata e perfino durante la singola poppata. Al mattino, per esempio, il latte materno è più ricco in grassi. All’inizio di ogni poppata il latte è più diluito e più povero di grassi e proteine; queste sostanze, invece, aumentano verso la fine della suzione, dando al lattante un senso di sazietà.

In tutti i casi in cui è possibile, il bambino deve essere allattato al seno per un periodo di almeno sei mesi, e comunque fino a quando la madre ed il bambino lo desiderano.

Secondo l’OMS circa 1/3 delle malattie cardiovascolari e dei tumori possono essere evitati grazie a una equilibrata e sana alimentazione

ketobiomedcardioUn’alimentazione varia ed equilibrata è alla base di una vita in salute. Un’alimentazione inadeguata, infatti, oltre a incidere sul benessere psico-fisico, rappresenta uno dei principali fattori di rischio per l’insorgenza di numerose malattie croniche.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, circa 1/3 delle malattie cardiovascolari e dei tumori potrebbero essere evitati grazie a una equilibrata e sana alimentazione; si potrebbero evitare tre milioni di morti ogni anno  con un consumo sufficiente di frutta e verdura fresca.


 

Di cosa abbiamo bisogno?

Leggi tutto: Secondo l’OMS circa 1/3 delle malattie cardiovascolari e dei tumori possono essere evitati grazie...

Contatta Ketobiomed

Compili il modulo per ricevere informazioni più dettagliate. La ricontatteremo al più presto. Grazie

Medicina Nutrizione e Psicologia

notizieinsaluteh

Test Genetico

dietageneticaketobiomed

Dieta del Sondino Senza Sondino

NIPhomeadv

Esami Necessari

ESAMICLINICIKETOBIOMED

Per accedere ai trattamenti medici è necessario praticare le seguenti analisi cliniche dopo 12 ore di digiuno:

Creatininemia
Uricemia
Azotemia
Glicemia
Colesterolo totale 

LDL HDL 

Trigliceridemia
Quadro Proteico Elettroforetico
Emocromo Completo
Elettroliti (K, Na, Ca, Mg,Cl)
Transaminasi
Bilirubina Diretta e Indiretta
Esame Urine

KETOBIOMEDHOMEADV1

Dieta del Sondino

NIPsondinohomeadv

Assistenza Domiciliare Roma

assistenzadomiciliareroma

Test Genetico - Nutrigenetica

dietageneticaketobiomed

programmaketobiomed